Si sa che da secoli l’Africa è sfruttata, la Namibia che non brilla certamente per lo sviluppo economico-industriale, per il turismo, per il petrolio è anzi un Paese in cui vi è povertà e un tasso di disoccupazione pari al 55%.

Oggi la Namibia vuole riscattarsi pensando ad un progetto per la produzione di idrogeno verde che possa creare posti di lavoro ed essere sufficientemente indipendente energeticamente. L’impianto sorgerà nei pressi del Parco Nazionale Tsau-Khaeb e si stima che possa produrre 300.000 tonnellate di idrogeno all’anno, mediante fonti rinnovabili eoliche e solari che separano le molecole di idrogeno dall’acqua desalinizzata. Tali molecole, in forma pura o in ammoniaca verde derivata, costituiscono una varietà di prodotti, tra cui i combustibili sostenibili.

Molti Paesi europei come la Germania o i Paesi Bassi, si sono resi disponibili a finanziare l’impianto da 9,4 miliardi di $. La Namibia non ha le competenze per raggiungere gli standard richiesti, dunque affidandosi a investitori anche stranieri, ha affidato poi il progetto a Hyphen Hydrogen Energy. Questo potrebbe smorzare l’importazione di energia fossile da carbone.

“L’idea è di trasformare la Namibia non solo in un hub di idrogeno verde, ma in una centrale elettrica dell’industria dei combustibili sintetici”, ha affermato James Mnyupe consigliere economico presidenziale del governo.